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Lorenzo D'Agostino casa europa

Casa Europa e patriottismo bipolare

Lorenzo D’Agostino

12,00 €

Esaurito

Lorenzo D’Agostino

 

È disponibile in formato provvisorio, brossura non cucita e senza copertina

 

Categoria: .
ISBN

9788899312640

Autore

Lorenzo D’Agostino

Anno

2019

Pagine

168

Descrizione prodotto

L’Europa è il continente in cui viviamo. È casa nostra, è il luogo in cui siamo nati o cresciuti. Un contesto geopolitico fra i più tur­bolenti negli ultimi cent’anni, ma che, dopo la Seconda Guerra Mon­diale, ha saputo arrendersi prima ad un conflitto senz’armi, la Guerra Fredda, e in seguito alla pace più completa dopo il 1989. Ec­cezion fatta per qualche triste e doloroso episodio di guerra nei Balcani e fra Russia e Ucraina, è innegabile che l’Europa conosca un periodo di pace pressoché assoluta dal 1945. A ben pensarci, si tratta di un fatto straordinario, dal momento che l’Europa è sempre stata caratterizzata dai conflitti fin dall’antichità.

Tuttavia in tempi recenti l’Europa tanto voluta soprattutto a livello istituzionale dopo il secondo conflitto mondiale ha cominciato, al­meno nei Paesi occidentali, a giocare un ruolo sempre più chiave e talvolta strumentalizzato come bersaglio polemico. Quante volte, almeno nel nostro Paese, abbiamo sentito politici urlare che «è col­pa dell’Europa» o, quasi a mo’ di giustificazione, il classico «ce lo chiede l’Europa» riferito soprattutto all’emergenza di quando ci si appresta a varare una manovra economica che preveda un aumento delle imposte. Insomma, il discorso «Europa» è sempre più pre­sente nella quotidianità dei comuni cittadini, evidenziando, tutta­via, una profonda ignoranza non soltanto relativamente all’Europa in quanto istituzione, ma anche dal punto di vista squisitamente geo­grafico. Il che non ci deve stupire: in fondo è più semplice e con­so­la­torio criticare qualcosa che non si conosce. E noi conosciamo davvero l’Europa? Quanto sappiamo delle sue origini culturali? Ma, soprattutto, quanto ci sentiamo parte di questa grande e artico­lata realtà? Proprio dalla ricerca di risposte a questi quesiti è co­min­ciata la nostra riflessione. Una riflessione che ci ha portati ad interrogare i più giovani, coloro i quali hanno conosciuto soltanto la pace e non la guerra. Abbiamo perciò avvicinato tre campioni di ragazzi tra i 18 e i 25 anni: italiani, immigrati di origine romena e romeni. Italia e Romania sono due Paesi profondamente diversi in molte cose, anche dal punto di vista della collocazione geografica all’interno del continente. L’Italia, nonostante la propria peculiari­tà, è di fatto al centro del Vecchio Continente e proprio gli italiani furono tra i principali fautori della Comunità Europea prima e del­l’Unione Europea poi. La Romania, invece, è l’ultima arrivata: una realtà periferica e centrale allo stesso tempo. Una realtà che ha co­nosciuto la dittatura comunista, l’isolamento, la crisi economica e l’emi­grazione.

Ecco perché la presente ricerca si è rivolta proprio a questi giova­ni. Per questa ragione abbiamo voluto inoltre indagare, avendone la possibilità, la percezione dei giovani romeni residenti in Italia: figli di migranti che proprio nel nostro Paese hanno trovato una propria collocazione.

La Romania, intesa soprattutto dal punto di vista culturale, è dunque il fulcro della presente trattazione. Proprio per questo motivo si è cercato di indagare la prospettiva europea anche nelle opere di al­cu­ni scrittori romeni. Il riferimento non è ai noti letterati dell’esilio co­me Cioran, Eliade o Ionesco, ma soprattutto a coloro che hanno rac­contato la realtà romena attraverso la propria opera letteraria dando, come nel caso specifico di Richard Wagner, una voce impor­tante alle minoranze etnico-linguistiche soffocate dalla nazionaliz­zazione cul­turale imposta dal regime di Ceauşescu. Anche questa letteratura ci restituisce un’immagine d’Europa. Un’immagine forse desueta per noi occidentali, ma altrettanto veritiera.

Per una questione pratica, si è scelto di suddividere il testo in due parti: la prima teorica volta a illustrare i presupposti scientifici che stanno alla base del nostro lavoro, la seconda di presentazione della ricerca, illustrazione e commento dei risultati.

Nelle pagine che seguono si cercherà quindi di costruire l’imma­gine di come i romeni percepiscono l’Europa. E soprattutto, dare un senso a tale percezione ponendola a confronto con quella dei coetanei italiani. Siamo ormai, culturalmente parlando, nel mondo della soggettività, della percezione e del cosiddetto sense of place. Essendo dunque basata su ciò che, per sua stessa natura, è irra­zionale (o a-razionale), anche questa ricerca non darà una risposta univoca, ma un insieme di possibili risposte. Tutte soggettive, ma tutte ugualmente vere. Il mondo, infatti, è rappresentazione e sog­gettività. E la nostra Europa non fa sicuramente eccezione.

Informazioni aggiuntive

ISBN

9788899312640

Autore

Lorenzo D’Agostino

Anno

2019

Pagine

168